
Swoon, biografia della famosa street artist americana, nel post a cura di Vivace Moda
L’arte di strada, la street art, nasce con l’intento di utilizzare gli spazi pubblici come gallerie d’arte personali a cui tutti possono accedere, sia gli artisti che i visitatori. L’arte urbana si esprime attraverso varie forme e colori. Quella che offre Swoon è una tecnica mista specializzata in stampe di pasta di grano a grandezza naturale insieme alla creazione di figure umane fatte con i ritagli di giornale. Un vero spettacolo, insomma che merita di essere ammirato.
In questo post vediamo insieme la storia della street artist americana Caledonia Curry, in arte Swoon, nel nuovo approfondimento a cura di Vivace Moda e dedicato agli artisti di strada famosi. Bentornati sul nostro portale!
Vita e carriera di un’artista urbana
Caledonia Curry, in arte Swoon, è nata nel Connecticut nel 1977. È cresciuta poi a Daytona Beach, in Florida, e si è formata artisticamente a Brooklyn, New York, frequentando la scuola d’arte Pratt Institute, dove si è diplomata in Belle Arti nel 2002.
La prima mostra personale di Swoon fu organizzata da Jeffrey Deitch, suo mentore, nel 2005. Da quel momento in poi la sua brillante carriera artistica ebbe un’importante ascesa, che la portò a raggiungere altri traguardi prestigiosi, come l’installazione chiamata “Submerged Motherlands” al Brooklyn Museum.
Altre opere famose esposte da Swoon sono Seven Contemplations al Albright-Knox Foundation (2020), Haven al Skissernas Museum (2017), The Light After Archived 2019-03-05 al Wayback Machine al Library Street Collective (2016). Ma davvero le opere sono tante ed è difficile elencarle tutte.
Un collage naturale della città
Swoon si rese conto ben presto che la sua arte non doveva ridursi a una banale mostra di quadri all’interno di una galleria, vista solo da una cerchia ristretta di appassionati. L’artista ambiva invece ad una platea più ampia e variegata. Desiderava diventare parte del mondo. Fu allora che ebbe l’illuminazione e cominciò a incollare la sua arte sui muri delle città e il suo desiderio di scoprire cosa il mondo pensasse del suo talento fu esaudito. Da quel momento in poi l’arte urbana di Swoon aveva il volto delle persone, ritratti spesso ispirati ad amici o familiari, persone che lei incontrava in giro per le città.
Oggi chiunque desideri visitare una mostra urbana di Swoon è bene che sappia che “la galleria d’arte” in cui dovrà recarsi non avrà nulla di elegante e raffinato, ma al contrario, avrà l’aspetto del degrado, testimoniato ad esempio da un edificio abbandonato, un luogo disabitato, un sito dismesso, oppure una banale scala antincendio.
Swoon, un’idea nata da un sogno
All’inizio della sua carriera, Swoon esponeva le sue opere in anonimo. Solo più tardi decise di “esporre” le sue opere sotto il nome d’arte Swoon. Questa idea nacque, come lei stessa racconta, in seguito ad un sogno fatto dal suo ragazzo di allora. In questo sogno, come le aveva narrato il suo fidanzato, lei si divertiva a scrivere sui muri dei palazzi la parola “swoon”, prima di scappare dalla polizia, arrivata per arrestarla.
Questa visione onirica di sé stessa le piacque così tanto che decise di nascondere la sua street art dietro il nome “swoon”. All’inizio tutti pensavano che Swoon fosse un uomo, forse perché l’arte di strada è considerata troppo pericolosa per una donna.
Con il passare degli anni, Curry ha iniziato a vedere “swoon” non più come un’etichetta ma come un’idea, una forma di arte urbana in cui la creatività, insieme alla dedizione, danno vita a qualcosa di speciale: “una voce dove prima c’era il rumore”.
Il nostro post dedicato alla street artist americana Swoon, termina qui. Alla prossima con il mondo della street art e dei suoi protagonisti, a cura del nostro portale!