Storia degli stivali

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Oggi parliamo di stivali e nella loro accezione più moderna (e diremmo ampia), parliamo di quella calzatura che copre l’intero piede e la parte inferiore della gamba. Si ritiene che questo modello di calzatura, si sia sviluppato da una delle prime forme di calzatura composta da un’unità in due pezzi che copre il piede e la parte inferiore della gamba. Questo avvolgimento della gamba ha costituito la base su cui sono derivate tutte le forme moderne dello stivale.

Nel corso della storia della specifica calzatura, la forma essenziale dello stivale è stata adattata alle esigenze di chi lo indossa e soprattutto alla cultura. I materiali variano come la forma, ma lo scopo essenziale dello stivale rimane lo stesso in molte culture soprattutto moderne, per fornire protezione dai piede e parte superiore della gamba. Gli stivali sono solitamente fatti di pelle, ma nel tempo sono stati realizzati con molti altri materiali, non ultimo la pelliccia.

Lo stivale nell’ultimo secolo tra conferme e cambiamenti

Ovviamente lo stivale ha una storia comunque altalenante, nel senso che non è stato sempre tra i più richiesti nel mondo della calzatura. Fatto sta che nei primi anni del ventesimo secolo, gli stivali erano ancora prevalenti, anche se la moda degli anni ’20 li aveva tenuti un po’ da parte. In questo periodo gli stivali tornarono al loro ruolo funzionale per cui nascevano (di protezione come dicevamo prima) e le forme tradizionali di questi ultimi, rimasero in uso solo per specifiche attività militari e sportive.

Si sottolineava sempre più invece, la moda tra le donne per stivali in Russia, che cominciarono ad essere realizzati in pelle alti fino al ginocchio che presentavano tacchi relativamente alti con una cerniera laterale per una vestibilità aderente. Nella seconda metà del Novecento cambia di nuovo il modo di vederli e riemergono come elemento importante nelle mode della controcultura prediletta dai giovanissimi. I primi ribelli adottarono il robusto stivale Engineer o Motorcycle come segno visibile della loro ribellione ispirata ad una cultura cinematografica di genere, mentre alla fine degli anni ’50 si sviluppò una tendenza per gli stivali laterali elastici copiati dagli originali ottocenteschi, ma con l’aggiunta di un tacco alto e una punta evidente e che venivano indossati con i nuovi pantaloni dalla vestibilità slim. Questi erano gli stivali che avrebbero fatto il futuro.

Le donne videro un’esplosione di questo modello dopo gli anni ’60 e diventarono popolari in quell’epoca i modelli in pelle di capretto bianchi con tacco piatto, lanciati a Parigi. Questi ultimi potevano essere alla caviglia, al ginocchio o alla coscia e con o senza tacchi, ed erano tutti l’accompagnamento perfetto per la minigonna sempre più in voga nel periodo. Entro la fine del decennio, gli stili retrò divennero popolari e lo stivale della nonna con allacciatura anteriore divenne una parte essenziale dello stile hippie.

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La modernità dello stivale con la trasformazione in unisex

Gli stili erano sempre più unisex negli anni ’70, con entrambi i sessi che indossavano stivali chukka in pelle scamosciata, stivali da cowboy e stivali alti con zeppa e zip. Negli anni ’90 lo stivale è stato assimilato alla moda popolare e quelli in stile maschile indossati dalle donne sono stati considerati estremamente provocatori, soprattutto se abbinati a simboli più convenzionali di femminilità.

Oggi lo stivale è uno dei must have che si trova anche online negli store più ricercati, come quello di Romanelli, che da tre generazioni (a partire dal 1925) a Napoli si specializza nella produzione di stivali da donna a partire dagli anni ’80 puntando sulla qualità dei materiali (vera pelle) e sulla manifattura rigorosamente Made in Italy.

Oggi possiamo parlare già del futuro di questo prodotto, confermando la tendenza per questo 2021 all’utilizzo dello stivale texano. Ed è così che guardando al futuro, ci viene in mente un’icona del passato come Marilyn Monroe, che con i suoi jeans dritti a vita alta ed una semplice camicia bianca maschile indossava con gusto il suo stivale camperos beige, facendo sognare gli uomini di mezzo mondo.

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