Tuta jumpsuit: storia e trend di questo capo nel post a cura di Vivace Moda
Avere 103 anni e non sentirli è un lusso per pochi. Eppure la tuta jumpsuit spegne proprio quest’anno più di 100 candeline, oltre un secolo di successi e di rivoluzioni con solo un piccolo momento di declino della sua carriera.
Nata come tuta da salto, come suggerisce appunto il nome, i primi modelli erano stati ideati per i paracadutisti, ma la sua praticità è divenuta ben presto nota nel mondo della moda, riuscendo a farla posizionare elegantemente all’interno dei nostri armadi.
Ripercorriamo qui insieme i momenti salienti della vita della tuta jumpsuit e i modelli che hanno fatto più tendenza, nel nuovo post dedicato agli ultimi trend moda a cura del nostro portale!
Tuta jumpsuit: dalle divise alle serate
Il primo ad ideare una tuta jumpsuit fu il pittore e designer futurista Ernesto Henry Michahelles, in arte Thayaht. La creazione di un pezzo unico, composto da maniche e pantaloni lunghi, 7 bottoni e 4 tasche, divenne subito un successo e gli valse il nome di “tuta” per la sua forma a T. Un capo pratico e comodo, che si potesse indossare facilmente senza limitare i movimenti.
Proprio queste sue caratteristiche ne decretarono il successo come capo del proletariato nel 1923 in Russia, dove compare la tuta Varst, così comoda che nel giro di pochi anni ogni stilista crea la sua versione di tuta jumpsuit. È infatti nei primi anni ’30 che Elsa Schiapparelli crea i primi modelli da sera, versioni femminili e delicate, adatte agli eventi mondani che si susseguono, ma per accorciare le maniche di questo capo è necessario attendere gli anni ’40, con Vera Maxwell.
I primi modelli scintillanti vedono invece il loro esordio negli anni ’50 con Bonnie Cashin, tute che hanno resistito con onore fino agli anni ’80.

Il successo delle tute come capo da sera
Fu Vogue, con una copertina del 1964, a dare una svolta alle jumpsuit. La tuta in jersey di lana color caffè di Guy Laroche diventa un successo e spiana la strada a modelli più audaci e femminili. Arrivano così le tute jumpsuit scollate, con nuance delicate o tempestate di paillettes per risaltare come delle celebrità.
Da capi di lavoro, ecco che le tute intere si trasformano in un abbigliamento sportivo ma anche elegante e casual per le giornate più frenetiche e movimentate. Un jolly da avere sempre nell’armadio e che può essere indossato con diversi tipi di calzature e accessori per rendere, anche il modello più semplice, immediatamente elegante.
Il declino della tuta jumpsuit e il suo ritorno
La moda è volubile, si sa, e per questo motivo gli anni ’80 vedono il declino della tuta jumpsuit. Una discesa quasi ripida la sua, che scompare per anni facendosi quasi dimenticare. Sono poi gli anni 2000 a decretarne il ritorno e in particolare grazie allo stilista Nicolas Ghesquière che, nel 2002, propone una tuta intera per la collezione di Balenciaga.
Da quel momento sembra che il mondo non possa più fare a meno di ricordarsi della praticità di questo indumento e la tuta jumpsuit torna velocemente a scalare le vette del successo infiltrandosi in sfilate, schermi e copertine.
Il nostro post dedicato alla tuta jumpsuit e alla sua storia, termina qui. Alla prossima con gli approfondimenti moda, a cura del nostro portale!